21 dicembre 2019

Colpo gobbo al Senato: inammissibile la vendita della canapa light Ovvero, quando i neuroni vagano nel nulla





casellati_cannabis

Se la situazione non fosse drammatica verrebbe quasi da ridere per la stupidità bipartisan di questa vicenda, anche se del grottesco si può ridere e piangere ugualmente, cioè sghignazzare con le lacrime agli occhi. Lunedì scorso, ricorrendo a un marchingegno tecno-burocratico, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati è riuscita a espellere dalla legge finanziaria la controversa norma sulla commercializzazione della cannabis light, con principio attivo THC inferiore allo 0,5%. Il sub-emendamento, contestatissimo dall’opposizione, già approvato in commissione bilancio al Senato, non passa perché inammissibile. Esulta la destra, esultano i bigotti forcaioli e i fascisti; se ne dolgono gli agricoltori, che hanno investito nella coltivazione, e i commercianti della cannabis per scopi terapeutici. I primi gridano felici: “Lo Stato non si è fatto spacciatore”; i secondi dichiarano basiti che questo impedirà lo sviluppo di un mercato in rapida espansione, e quindi la creazione di migliaia di posti di lavoro.

Come al solito, da ormai troppi anni, la questione della “droga” si esprime nell’ambito legislativo e nel dibattito pubblico, piuttosto striminzito, con due concezioni: quella demagogica della destra, che cerca consensi nel nebuloso mondo dell’ignoranza, e quella democratico-liberale, che vorrebbe sviluppare un business tanto promettente. Ma entrambe sostengono il proibizionismo, che è il modo migliore per consentire la crescita dei profitti della malavita organizzata. Infatti in particolare la ‘ndrangheta ha esteso la sua influenza nella politica e nell’economia proprio con il capitale realizzato col mercato clandestino degli stupefacenti. Come documentato da una ricerca recente, pubblicata sul quotidiano La Repubblica, il mercato illegale risulta
in forte crescita, specialmente quello delle sostanze sintetiche, le più dannose per la salute. Quindi, anche se la norma sulla canapa light fosse stata approvata, non avrebbe minimamente cambiato la situazione drammatica del mercato clandestino, con relativi episodi di sangue e migliaia di consumatori, magari occasionali, perseguiti penalmente per il possesso di pochi grammi di cannabis.
Il fallimento del proibizionismo è

Continua a leggere...»

20 dicembre 2019

Cannabis Medica

Aggiornamenti e referenze

La maggior parte delle informazioni riportate nelle tabelle provengono dal sito internet dal sito della Camera dei deputati: https://www.camera.it/temiap/t/news/post-OCD15-11970
Ulteriori informazioni sono state reperite all’interno dei siti internet delle singole Regioni e tramite confronto diretto con medici, farmacisti e associazioni di pazienti.

Si invitano gli utenti a condividere eventuali aggiornamenti o imprecisioni sui dati riportati, scrivendo a info@cannabiscienza.it
L’articolo è aggiornato al giorno 19 dicembre 2019.


Ringraziamenti

Per la redazione di questo articolo si ringrazia l’intero comitato scientifico di Cannabiscienza per il suo contributo attivo e in particolare il dott. Marco Ternelli, il dott. Andrea Cristofoletto e il dott. Nicola Cristiani per il supporto nel raccogliere e presentare le informazioni.

Articoli correlati

Cannabis Medica benzodiazepine - Cannabiscienza
11/10/2019
Cannabis e guida
25/07/2019
Olio al CBD problemi
11/04/2019

Olio al CBD: problemi e soluzioni