7 maggio 2020

Default totale - Per un'uscita anticapitalistica dalla crisi


TABELLA EUROSTAT
Pubblichiamo questo scritto del compagno Giulio Palermo che si segnala, oltre che per un certo rigore economico, anche per l'auspicio di una collaborazione tra soggetti diversi per l'immediato futuro, il che ci sembra vada sostanzialmente nella stessa direzione del "Coordinamento nazionale delle sinistre di opposizione". Invitiamo quindi il compagno a collaborare direttamente col coordinamento per continuare ad offrire il suo miglior contributo.

In questo articolo, propongo una riflessione ad ampio raggio sul ruolo che può avere il ripudio del debito pubblico in Europa in questa crisi economica e finanziaria. Ben inteso, la crisi è mondiale e l’Europa non ne è certo l’epicentro. Anzi, l’Unione europea sta mostrando la sua subalternità nei rapporti imperialistici mondiali e la sua impreparazione rispetto a questa accelerazione delle contraddizioni che già viveva prima del coronavirus.
Dallo scoppio della crisi del debito pubblico europeo, nel 2009, la strategia del capitale finanziario è stata quella di isolare e colpire gli stati, uno a uno, per costringerli ad accentuare lo sfruttamento dei lavoratori. Ora questa strategia è saltata. Ora è l’intero capitale finanziario europeo ad essere in crisi e il suo salvataggio richiede un
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3 maggio 2020

CONTINUIAMO A PRENDERE LE FARFALLE...?


I super-ricchi Usa in tre settimane di pandemia incassano 282 miliardi di dollari. È record.

Alan Macleod
Mintpressnews.com

Approfittatori pandemici: i miliardari Usa hanno accumulato più ricchezza nelle ultime tre setimane che tutto ciò che hanno guadagnato prima del 1980.
Un nuovo rapporto dell’Institute for Policy Studies ha rilevato che, mentre decine di milioni di americani hanno perso il lavoro durante la pandemia del coronavirus, l’élite americana ultra-ricca ha visto aumentare il proprio patrimonio netto di 282 miliardi di dollari in soli 23 giorni. Questo nonostante il fatto che l’economia dovrebbe subire una contrazione del 40% in questo trimestre. Il rapporto ha anche notato che tra il 1980 e il 2020 gli obblighi fiscali dei miliardari americani, misurati in percentuale della loro ricchezza, sono diminuiti del 79 per cento. Negli ultimi 30 anni, la ricchezza dei miliardari americani è aumentata di oltre il 1100 per cento, mentre la ricchezza media delle famiglie è aumentata di appena il cinque per cento. Nel 1990, la ricchezza totale detenuta dalla classe dei miliardari americani era di 240 miliardi di dollari; oggi questo numero è di 2,95 trilioni di dollari. Così, i miliardari americani hanno accumulato più ricchezza nelle ultime tre settimane di quanta ne avessero guadagnati in totale prima del 1980. Di conseguenza, solo tre persone – l’amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos, il co-fondatore di Microsoft Bill Gates e Warren Buffet di Berkshire Hathaway – possiedono tanta ricchezza quanto la metà inferiore di tutte le famiglie americane messe insieme.
Il rapporto dell’Institute for Policy Studies dipinge il quadro di un’oligarchia moderna, dove i super-ricchi hanno conquistato il potere legislativo ed esecutivo, controllando quali leggi vengono approvate. Il rapporto discute
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