Default totale - Per un'uscita anticapitalistica dalla crisi
Pubblichiamo questo scritto del
compagno Giulio Palermo che si segnala, oltre che per un certo rigore
economico, anche per l'auspicio di una collaborazione tra soggetti
diversi per l'immediato futuro, il che ci sembra vada sostanzialmente
nella stessa direzione del "Coordinamento nazionale delle sinistre di
opposizione". Invitiamo quindi il compagno a collaborare direttamente
col coordinamento per continuare ad offrire il suo miglior contributo.
In questo articolo, propongo una riflessione ad ampio raggio sul ruolo che può avere il ripudio del debito pubblico in Europa in questa crisi economica e finanziaria. Ben inteso, la crisi è mondiale e l’Europa non ne è certo l’epicentro. Anzi, l’Unione europea sta mostrando la sua subalternità nei rapporti imperialistici mondiali e la sua impreparazione rispetto a questa accelerazione delle contraddizioni che già viveva prima del coronavirus.
Dallo scoppio della crisi del debito pubblico europeo, nel 2009, la strategia del capitale finanziario è stata quella di isolare e colpire gli stati, uno a uno, per costringerli ad accentuare lo sfruttamento dei lavoratori. Ora questa strategia è saltata. Ora è l’intero capitale finanziario europeo ad essere in crisi e il suo salvataggio richiede un