19 luglio 2019

6 cose che le grandi aziende farmaceutiche non vogliono che tu sappia




(Sembra non interessi tanto... neanche sapere che l'80% dei fondi per far elegere Obama sono stati stanziati da questi signori...? cioè da NOI!)______Da decenni l’industria farmaceutica globale usa una narrativa ingannevole che giustifica come necessari e inevitabili i prezzi esorbitanti, e sempre crescenti, delle medicine, dei vaccini e degli strumenti diagnostici.
La nostra Campagna per l’accesso ai farmaci ha ripetutamente criticato questa narrativa fuorviante e pericolosa chiedendo invece un accesso alle cure salvavita a buon mercato, che dia priorità alla trasparenza sui costi di ricerca e sviluppo e alla salute delle persone invece che ai profitti.
Ciò nonostante, le corporazioni farmaceutiche continuano ad alimentare una serie di miti sui costi di ricerca e sviluppo dei farmaci e di altri prodotti farmaceutici per proteggere le loro pratiche di massimizzazione del profitto a spese della vita delle persone.
Un rapporto degli investitori finanziari in campo farmaceutico arriva a chiedersi: “Curare i pazienti è un modello di business sostenibile?”.
Ecco alcuni dei loro segreti, che preferirebbero che tu non sapessi:

1. Sviluppare medicinali non è così costoso come dicono

Le grandi aziende farmaceutiche gonfiano i costi di ricerca e sviluppo dei nuovi farmaci per giustificare il loro prezzo elevato e spesso categorizzano i “costi-opportunità” e le attività tipicamente non legate alla ricerca, per esempio l’acquisizione di un’altra azienda, come costi di ricerca e sviluppo.
Se le aziende spesso dicono che sviluppare un nuovo medicinale costa circa 2-3 miliardi di dollari, altre stime credibili parlano di costi 10 volte inferiori, nell’ordine dei 100-200 milioni di dollari.

2. Paghi ben due volte le tue medicine

Le aziende farmaceutiche sfruttano gratuitamente i laboratori di ricerca del governo e delle università, dai quali provengono la maggioranza delle nuove medicine e tecnologie, che sono pubblici e finanziati con i soldi dei contribuenti.
Beneficiano di tagli fiscali e altri incentivi finanziari per ridurre il rischio dei loro investimenti sulla ricerca, ma poi brevettano i prodotti che ne risultano e privatizzano i profitti. E alla fine fissano prezzi alti per i contribuenti e i governi.

3. L’innovazione dell’industria farmaceutica è decisamente scarsa

Circa due terzi delle nuove medicine che arrivano sul mercato non rappresentano una vera e propria innovazione e sono strutturalmente molto simili ad altre molecole già note e presenti sul mercato.
Le corporazioni farmaceutiche si sforzano di più a sviluppare i cosiddetti “farmaci anch’io” (farmaci che appartengono alla stessa classe farmacologica e i cui benefici clinici sono sostanzialmente simili a quelli di molecole disponibili da tempo) che per trovare vere svolte terapeutiche.

4. I brevetti sono ripetutamente estesi per prolungare i monopoli

Una notoria tattica delle aziende è il brevetto “sempre verde”, secondo la quale le aziende fanno domanda per brevetti aggiuntivi riguardanti alcune piccole modifiche delle medicine già esistenti in modo da prolungare il loro monopolio e bloccare l’ingresso sul mercato di farmaci generici a basso prezzo.

5. Le aziende farmaceutiche ricattano paesi in via di sviluppo che vanno contro i loro interessi

Succede di frequente che le aziende farmaceutiche usino tattiche di pressione o azioni legali oppressive contro i paesi di basso o medio reddito come India, Sudafrica, Tailandia, Brasile, Colombia e Malesia, che danno priorità alla salute delle persone rispetto agli interessi delle aziende.
Insieme ad alcuni paesi ricchi, le aziende farmaceutiche provano ad influenzare le regole del commercio internazionale per trarne beneficio, anche a discapito della salute pubblica.

6. Le aziende farmaceutiche incassano più di quello che reinvestono

Le aziende farmaceutiche dicono di avere bisogno di fare grandi profitti per pagare ricerca, sviluppo e innovazione. Ma in realtà spendono di più sulle vendite, il marketing e sul riacquisto di azioni necessarie a sostenere le loro quotazioni in borsa, che su ricerca e sviluppo.

18 luglio 2019

CHIEDO AIUTO...

Chiedo aiuto a chiunque abbia a cuore i popoli oppressi e sottoposti a genocidio, Yemen, Palestina Roningya, per citarne alcuni e a tutti coloro che ora o domani si troveranno sopra un gommne in avaria a rischio della pelle, a chi in Africa per il profumo dei dollari scattenano guerre e genocidi. Solleviamo la testa dai social che si limitano a trattare il superfluo mentre un intera umanità ridotta allo stremmo è in viaggio verso casa nostra spinti dalla fame. Dopo averli schiavizati e defraudati della loro dignità da secoli, all'occidente non è bastato, cambiando qualche piccola regola, ora li ritroviamo schiavi qui da noi, nonostante legge e politica sappiano bene cosa accade. - Cosa vorrei? - incontrarmi con quanti affrontando questi problemi nei social vengono  bloccati o non trovano più motivo di perderci tempo. Ho tanti amici che cercano di commentare condividere far conoscere questi problemi, ma puntualmente vegono bloccati, soprattuto su Facebook, dove ad esempio è proibito parlare dei sionisti e delle loro carneficine. Rispondete a questo appello con iscrizioni e commenti. Non si tratta di fare del "giornalismo"già sono abbastanza, si tratta da persone normali discuttere e affrontare i temi elencati portando il pensiero e l'esperienza personale.
NB. chi ha da dare dei suggerimenti lo faccia, grazie.
Perchè così poco interesse...? Non ho chiesto la carità, donazioni in denaro, niente di tutto questo, solo un confronto e possibilmente uno spazio libero dove poter affrontare l'argomento, perchè...?

I sionisti incrementano i blocchi e la stretta nei social di chi ha il coraggio di attaccarli mettendo a nudo la loro arroganza ormai planetaria.

 FAI UNA BELLA VACANZA A TEL AVIV, POTRAI SENTIRE GRATIS L'ODORE DEL SANGUE PALESTINESE...
Non tollerano critiche ed essendo ormai padroni del web, e non solo, giocano al gatto con il topo. Non c'è spazio per chi affronta il discorso della mattanza Palestinese. Per paura dei blocchi i tossicofacebookiani, ci stanno bene attenti ad affrontare certi discorsi, quindi è premiato chi 24 ore su 24 non fa altro che parlare del suo fufi, miccio e bobby, trovando un piacere maniacale scambarsi le foto in tutte le posizioni e facendo sapere se fa la cacca tutti i giorni. Usare i social a loro piacimento vale a dire da ebeti, cucina, giardinaggio, corna, mentre il mondo intorno a noi è già morto sotto certi aspetti, noi per ora ne subiamo inizialmente la presa di soffocamento ma, ci rivitalizziamo con i cavoli a merenda:  Salvini, Di Maio, Calenda, Meloni, Rinaldi e dico - ancora Berlusconi - La considerazione è semplice, banale: noi questa gente la meritiamo tutta!
Basti pensare che già prima di prendere incarichi bacciano il cordone degli assassini genocidi sionisti, sparsi ovunque, anche dove apparentemente non ci siano interessi... loro li trovano! So di essere un signor nessuno, ma sono questi i casi in cui la mia autostima arriva alle stelle: ho avuto il coraggio pur sapendo dei blocchi che ormai si susseguono uno dietro all'altro, di esprimere tutto il mio schiffo verso, una parte di umanità che dovrebbe insegnare il buon senso al contrario stanno a guardare o si dissetano del sangue per ora apertamente dei Palestinesi, ma non illudiamoci sono già in sud america allo "scoperto," tra non molto vedremmo la loro pinna stringere sempre più il cerchio.
N:B, chi ha interesse di affrontare il discorso sui sionisti  (che riguarda il mondo come suscritto), in questo blog, fin quando non verrà bloccato troverà spazio e libertà di opinione.

17 luglio 2019

Ordine del giorno votato dal Comitato Centrale del PCL Il Comitato Centrale del Partito Comunista dei Lavoratori esprime totale solidarietà a Giusi Russo, lavoratrice delegata RSU del Comune di Casalecchio di Reno (BO), soggetta a procedimento disciplinare da parte dell'Amministrazione pubblica comunale. Giusi Russo è "colpevole" di avere manifestato e protestato contro il comizio del fascista Roberto Fiore.

>> Solidarietà a Giusi Russo

 Quel giorno in migliaia furono gli antifascisti (lavoratori, studenti, militanti sindacali, dell'ANPI e delle organizzazioni politiche) a manifestare a Bologna contro il...
(17 Luglio 2019)
Partito Comunista dei Lavoratori

>> I Benetton in Alitalia. Di Maio e i «prenditori» di un anno fa

«Basta con i prenditori! Questo governo non sarà più l'amico dei Benetton, come i governi del passato!». Così tuonava un anno fa, dopo il crimine del Ponte Morandi, il neoministro Luigi di Maio. Un anno dopo ai Benetton – tramite la controllata Atlantia – viene offerto l'ingresso in Alitalia col 35% delle quote. Un vero affare. I Benetton già controllano Aeroporti di Roma SpA, che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino. Ora si assicurano una posizione di controllo della nuova Alitalia. Dunque i Benetton influiranno sulle scelte...
(16 Luglio 2019)
Partito Comunista dei Lavoratori

>> Landini & Salvini

I burocrati sindacali fanno tappezzeria a una cerimonia della Lega

Il punto non è se Salvini invita i sindacati alla corte del ministero degli interni. Il punto è se i sindacati ci vanno. L'incontro di ieri non era affatto un incontro negoziale tra governo e sindacati. Era l'incontro voluto dalla Lega con sindacati e padronato, a esclusivo interesse politico della Lega (e dei padroni). Evidenti gli obiettivi: consolidare l'immagine di Salvini come Presidente del Consiglio in pectore, rafforzare la Lega nell'equilibrio negoziale con Di Maio, distrarre l'attenzione dai rubli russi, coprire con un abito “sociale” il ruolo...
(16 Luglio 2019)
Partito Comunista dei Lavoratori