[Rosie Green Riveter (credit: maylilly - Ava Kutis)]
Lettera aperta a tutte le lavoratrici, a tutti i lavoratori e a tutte le organizzazioni sindacali
Noi giovani siamo la futura generazione di lavoratori, che nei prossimi anni affronterà le avversità di un mondo sempre più ostile. Gli scienziati del clima indicano che forse non avremo nemmeno l‘opportunità di mettere in pratica ciò che oggi stiamo studiando.
Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite) abbiamo solo undici anni per evitare il collasso degli equilibri ecosistemici causato dal riscaldamento globale da gas serra; il punto di non ritorno potremo forse evitarlo solo a patto di una decarbonizzazione a livello globale entro il 2050.
Aumento di temperature, innalzamento del livello del mare, desertificazione, eventi climatici estremi distruttivi, scarsità di acqua, cibo, perdita di biodiversità: sono solo alcuni effetti della crisi climatica ed ecologica cui rischiamo di assistere inermi. Settori interi dell’economia, della società e la stessa civiltà umana per come l’abbiamo conosciuta rischiano il tracollo. In questo scenario catastrofico le disuguaglianze sociali si faranno ancora più estreme, poiché il fardello dei costi ambientali si scarica sugli ultimi anelli della piramide: i lavoratori, i disoccupati, gli studenti, i migranti.
Chi si trova in cima a quella piramide sono i