27 marzo 2020

Sì, siamo in guerra. Una grande guerra. Marco Ferrando

Marco Ferrando
Sì, siamo in guerra. Una grande guerra. Coi generali che mandano la truppa a crepare in trincea mentre loro si spartiscono il bottino. Ma i dopoguerra riservano a volte spiacevoli sorprese agli stati maggiori. Così è stato nel secolo scorso, così potrebbe succedere domani.
#Coronavirus
🔴 AL FIANCO DELLE LAVORATRICI
E DEI LAVORATORI DELLA SANITÀ 🔴
CONTRO IL CINISMO IPOCRITA DEI CAPITALISTI
Medici, infermieri, barellieri, personale di cucina e delle pulizie, un popolo. Il popolo della #sanità, oggi al fronte. C'è un naturale sentimento di ammirazione e ringraziamento da parte di tutti per il lavoro del personale sanitario sul fronte di #guerra del coronavirus. C'è in quel lavoro una componente di generosità e di coraggio, la consapevolezza di un ruolo sociale e solidale verso altri esseri umani, che è merce rara dopo tanti anni di reazione politica e culturale. Una merce che invece è assente ai
piani alti della società borghese. Ciò che più indigna infatti è il trattamento cinico che le classi dirigenti riservano proprio ai lavoratori e alla lavoratrici della sanità.
Tutti conoscono ormai gli orari di lavoro massacranti cui questi lavoratori sono oggi costretti, dalle dodici alle quindici ore giornaliere: un carico “obbligato” non solo dal numero dei ricoveri e degli assistiti, ma anche e soprattutto dal taglio di decine di migliaia di posti di lavoro negli ospedali italiani nel corso degli ultimi 30 anni, sotto i governi di ogni colore, per pagare il debito pubblico alle banche ed elargire miliardi alle imprese. Incluse ovviamente le imprese della sanità privata.
Così tutti sanno della mancanza di dispositivi di sicurezza adeguati per il personale, con operatori costretti a indossare per diversi giorni la stessa mascherina o gli stessi guanti persino nei reparti della
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25 marzo 2020

WWWVAGHEZZA NEL SOFFIO VITALE.IT: Generosa quiete

WWWVAGHEZZA NEL SOFFIO VITALE.IT: Generosa quiete: Una silloge di 25 liriche, "Generosa quiete" la C.E. Montag mi omaggia pubblicandola.  grazie Alberto Cola. GENEROSA QUIETE  ...