14 maggio 2020

Pioggia di miliardi per i capitalisti, elemosine per i lavoratori

Pioggia di miliardi per i capitalisti, elemosine per i lavoratori




decreto rilancio

«Con il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi ci siamo confrontati spesso». Le parole del ministro Patuanelli danno la chiave di lettura del "decreto rilancio", un decreto scritto in larga misura da Confindustria. Per le imprese una pioggia di miliardi, per il resto spiccioli e avanzi.


CONFINDUSTRIA VA ALL'INCASSO

Gli industriali ottengono di tutto e a mani basse. Innanzitutto viene soppressa l'IRAP per la tranche di giugno. Quattro miliardi regalati a tutte le imprese che stanno dentro un fatturato di 250 milioni. In piena emergenza sanitaria si amputa la principale base fiscale d'appoggio della sanità pubblica. Uno scandalo. Aggravato dal fatto che la regalia riguarda indistintamente tutte le imprese, anche quelle – non poche – che si sono arricchite in questi mesi di crisi (farmaceutico, digitale, parte dell'alimentare...). Confindustria ha ottenuto un acconto (il 40% del gettito IRAP), ora chiede che la prossima Legge di stabilità cancelli integralmente la tassa.

A questo si aggiungono il

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10 maggio 2020

In piena pandemia gli imperialismi si contendono l'egemonia sul mondo Lo Stato canaglia USA vuole sbarrare il passo alle mire della Cina


usa.cina.virus

>>>La nuova crisi mondiale innescata dalla pandemia radicalizza la competizione tra gli imperialismi.>>>
L'imperialismo USA, il principale Stato canaglia del pianeta, cerca di rimontare le posizioni perdute nell'ultimo decennio rilanciando una vera guerra fredda contro la potenza cinese. La linea di scontro con la Cina rappresenta dal 2008 il baricentro della politica estera USA. La lunga stagione di Obama ha avuto questo segno. Il nuovo corso ipernazionalista dell'"America first" l'ha al tempo stesso ereditato e rilanciato con una postura più aggressiva e spregiudicata. La guerra dei dazi dell'ultimo biennio ha la Cina come primo bersaglio. E non si tratta di una competizione commerciale, ma del riflesso commerciale di una competizione globale per l'egemonia sul mondo; una competizione che si gioca senza risparmio di colpi sul terreno dell'industria pesante, delle nuove tecnologie, della spartizione di materie prime e zone di influenza in tutti i continenti, nessuno escluso.


L'IMPERIALISMO USA VERSO UNA NUOVA GUERRA FREDDA CONTRO LA CINA

Oggi, come nel 2008, la nuova grande crisi versa molta benzina nel motore dello scontro interimperialista.

La Cina ha rapidamente superato il trauma dell'epidemia in casa propria cercando di capitalizzare le difficoltà dell'amministrazione americana e le sue contraddizioni con gli imperialismi europei: da qui una politica internazionale degli aiuti sanitari proiettata in particolare verso l'Europa per allargare le proprie relazioni politico-diplomatiche, espandere la Nuova Via della Seta, indebolire la rendita di posizione americana. Ma l'imperialismo USA contrattacca su
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