25 settembre 2019

Da dove nasce l’ambientalismo? Qual è il rapporto tra marxismo e questione ambientale? Perché è necessario un ambientalismo che sia anticapitalista? A queste domande prova a dare risposta l’opuscolo che qui pubblichiamo: "Ambientalismo: la necessità di una prospettiva anticapitalista."

Questo lavoro non ha certo la pretesa di essere esaustivo e di affrontare tutte le tematiche collegate alla enorme e complessa questione della riconciliazione tra uomo e natura.
Speriamo tuttavia che possa essere uno strumento utile e accessibile a tutti i giovani (e meno giovani) ambientalisti che vogliano affrontare la tematica dell’ambientalismo da un punto di vista di classe, anticapitalista e rivoluzionario.
Perché se davvero pensiamo che a cambiare debba essere il sistema, e non il clima, allora dobbiamo armarci degli strumenti teorici e politici che davvero possono trasformare slogan ed aspirazioni in realtà concreta.
Buona lettura!
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23 settembre 2019

Marco Ferrando... Nel rigettare con sdegno la risoluzione anticomunista del Parlamento Europeo non le faremo dunque il regalo più grande: quello di avallare l'identificazione tra comunismo e stalinismo che impregna da cima a fondo l'intera risoluzione.

Dai loschi figuri di Fratelli d'Italia sino a Giuliano #Pisapia, passando per Lega, liberali e PD. È l'arco politico dei firmatari italiani di una risoluzione anticomunista votata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo con 535 voti a favore contrari, 66 contrari, 52 astenuti. Una risoluzione che pone sullo stesso piano «nazismo e comunismo», invita a rimuovere i «simboli comunisti», denuncia il «totalitarismo #comunista». Non è una risoluzione casuale o irrilevante. Dà una sponda alle misure liberticide dichiaratamente “anticomuniste” assunte da regimi reazionari come il regime polacco e quello ungherese, che mettono di fatto fuorilegge ogni formazione che fa riferimento a simboli e idee comuniste. Celebra l'espansione della UE nell'est europeo come espansione della “frontiera della libertà” rivendicando la fedeltà alla NATO come presidio della “democrazia” e della “pace”.
La risoluzione rappresenta a tutti gli effetti un manifesto ideologico degli imperialismi europei nella fase storica delle guerre commerciali e delle nuove contraddizioni mondiali per la spartizione delle
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